Sereno




Respirare. 
Risalire in superficie dopo l’apnea. 
Prendere una boccata d’aria dopo che i polmoni bruciavano dalla voglia di inspirare.
Questa è la sensazione che sto provando.
La veglia dopo il sonno. La risata dopo il pianto. Il sereno dopo l’uragano.
Mi voleva risucchiare, portare via. Mi avrebbe aspirata e forse non sarei mai più stata la stessa. Forse il mio cuore non si sarebbe mai più ricomposto, forse avrei continuato a pugnalarmi al petto fin quando non ne sarebbe rimasto niente.
E invece oggi il coltello lo uso solo per tagliare le zucchine (che, tra l’altro, cotte al vapore fanno davvero pena- senza offesa per le zucchine).
Il sereno è qui. A volte fa freddo, l'acqua su cui galleggio è gelida, ma riesco a tenermi a galla. Nuoto in un mare che sembra metallo liquido, un mercurio su cui riflette un’alba eterna. Sembra che non possa andare meglio di così. E forse è davvero così, in questa atarassia senza fine. Va tutto bene, per una volta.
Non durerà; a volte le vedo ancora le nuvole, gonfie e bianche o nere e cariche di pioggia. Mi attendono all’orizzonte come il puntuale promemoria che al peggio non c’è mai fine. Però diamine, io non mi spavento di loro. Fanno paura, ma non mi tirerò indietro nell’affrontarle. Le nuvole coprono il cielo, a volte, ma sono sospinte dal vento: neanche la sofferenza dura per sempre. E in fondo senza il dolore la gioia non esisterebbe.
È bello potere essere qui a dire che si sopravvive. Si supera. Si va avanti se non sono le nuvole a muoversi da sole. A dire che si può godere della facoltà di essere vivi anche in mezzo ad una tromba d’aria. Che puoi fregartene del temporale e correre in mezzo alla pioggia, urlare e cantare fino a perdere il fiato nel vento e nella nebbia, danzare al di sotto di una tempesta di lampi. 
Sono la prova che si può imparare a dormire sonni tranquilli e ci si può lasciare cullare dalla melodia dei tuoni. Si può sorridere al brutto tempo, grazie ad esso e nonostante esso. Le conseguenze non saranno sempre danni riparabili, ma non ci renderanno inagibili.

Vi auguro di uscire di casa presto, domani, guardare il cielo e, qualsiasi sia il meteo, pensare che il sereno arriverà. E se non arriva, andate a rincorrerlo. Siate forti.



-Maria Federica

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